Caserta (di Lucio Seneca). Arrivano gli ispettori della Soprintendenza ai Beni Culturali nell’area dell’ex Macrico, dopo i lavori disboscamento eseguiti lo scorso 20 febbraio per consentire ai droni di eseguire la mappatura dell’area inibita però dalla vegetazione.
A quanto pare, il disboscamento ha fatto arrabbiare qualche associazione come Macrico Verde che ha al Soprintendente Archeologia Belle Arti Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, Gennaro Leva se il diboscamento di questi alberi – che sarebbero peraltro protetti da vincolo ambientale – sono stati eseguiti ed autorizzati nel rispetto dei vincoli di legge insistenti sull’area ai sensi del Codice dei Beni Culturali, vigenti in forza di specifici decreti della Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania.
L’esito della visita degli ispettori, molto rigorosa, si apprende, sarà oggetto ovviamente di visione da parte dell’Istituto diocesano Sostentamento del Clero che gestisce l’area. A quanto pare nei mesi scorsi si parlò anche di un veto militare che ancora incombe sull’area. Dal Genio Civile la mappa per l’aggiornamento catastale non poteva essere estratta, in quanto vige ancora un interesse strategico militare sull’area.
In ogni caso, la presenza dei droni l’altro giorno indica un’attività che precede una planimetria per un possibile intervento edilizio. Sugli alberi abbattuti ci potrebbe essere quasi sicuramente una dichiarazione di interesse pubblico posta con decreto della Soprintendenza. È possibile tutto ciò? Si saprà dall’esito dell’ispezione.
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