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Comunali 2023: l’affluenza alle 12 dei 15 Comuni del casertano al voto

urna elezioni comunali

Caserta. Dalle 7 di questa mattina e fino alle 23 si vota per il rinnovo dei consigli comunali e per la elezione dei Sindaci di 15 Comuni del casertano. Domani, lunedì 15, seggi aperti dalle 7 alle 15. Sono circa 150mila gli elettori interessati.

Si vota oggi dalle 7 alle 23 e domani, lunedì dalle 7 alle 15 a: Vitulazio, Alife, Cancello ed Arnone, Caiazzo, Riardo, Sant’Angelo d’Alife, Galluccio, Presenzano, Raviscanina, Letino, Maddaloni, Marcianise, San Felice a Cancello, Lusciano e Orta di Atella.

Bassa l’affluenza ai seggi alle 12 di oggi, solo il 13,95% degli aventi diritto al voto. Di seguito i dati dei 15 comuni.

Tra i centri al di sotto dei 15mila abitanti, Vitulazio, Alife, Cancello ed Arnone, Caiazzo, Riardo, Sant’Angelo d’Alife, Galluccio, Presenzano, Raviscanina e Letino. In tutti questi Comuni si voterà col sistema maggioritario.

Maddaloni, Marcianise, San Felice a Cancello, Lusciano e Orta di Atella, sono i Comuni più grandi tra i 15 interessati a questo giro elettorale, cioè quelli con più di 15mila abitanti, dove le elezioni si svolgeranno col sistema proporzionale.

Comunali 2023, come si vota nei Comuni con meno di 15mila abitanti

Nei Comuni con meno di 15.000 abitanti non è previsto il voto disgiunto, per cui non è possibile votare un candidato al consiglio che appartenga a una lista diversa da quella del sindaco scelto.

L’elettore può tracciare una sola X sul nome del candidato scelto o sul simbolo della lista elettorale. Si può anche solamente esprimere una preferenza per il consiglio comunale, e questo viene considerato in automatico un voto per il candidato sindaco collegato a quel consigliere.

Nei comuni con meno di 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza, in quelli con più di 5.000 se ne possono effettuare due a patto che i prescelti non appartengano allo stesso sesso.

Sistema maggioritario: nei comuni sotto i 15mila abitanti, il sindaco viene eletto con metodo maggioritario “first-past-the-post“, cioè il candidato Sindaco che “al primo turno ottiene il maggior numero di voti, e ha collegati alla sua figura una lista di candidati a consiglieri comunali. Alla lista vengono assegnati tanti voti quanti ne prende il sindaco. Alla lista del sindaco eletto sono attribuiti i ⅔ dei seggi del Consiglio comunale, mentre gli altri sono ripartiti con metodo D’Hondt tra le altre liste“.

Comunali 2023, come si vota nei Comuni con più di 15mila abitanti

Nei Comuni con più di 15.000 abitanti è possibile effettuare il voto disgiunto per cui si può votare per un candidato sindaco, e poi esprimere una preferenza per una lista collegata a un diverso candidato.

Sulla scheda elettorale si può tracciare una X sul nome del sindaco per dare solamente a lui il voto, oppure sul simbolo di una delle liste per dare il voto sia al candidato sindaco che alla lista. In alternativa, come detto, si può tracciare una X sul nome del candidato sindaco e un’altra X sul simbolo di una lista, anche se non è collegata a quel candidato sindaco.

Sistema proporzionale: nei comuni maggiori di 15mila abitanti, la legge elettorale delle elezioni comunali in Italia è di tipo maggioritario: per quanto riguarda l’elezione del primo cittadino, è proclamato Sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi; mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale, e una soglia di sbarramento al 3%, difatti “Non sono ammesse all’assegnazione dei seggi quelle liste che abbiano ottenuto al primo turno meno del 3 per cento dei voti validi e che non appartengano a nessun gruppo di liste che abbia superato tale soglia“. In un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato a Sindaco al primo turno ottiene la maggioranza assoluta, allora “si procede a un ballottaggio tra i due risultati i più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto a primo cittadino il candidato più anziano“.

In entrambe i casi al seggio portate con voi la carta d’identità e la scheda elettorale. Telefoni, tablet e smartphone vanno lasciati al presidente di seggio prima di entrare in cabina.

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