A caserta mancano più di 20 assistenti sociali

L’interrogazione di Napoletano sulla card “Dedicata a te”, e le carenze dei servizi sociali del capoluogo

Il Consigliere di Fratelli d'Italia: "In base a cosa si è scelto di favorire il casertano "A" rispetto al casertano "B"?".

Pasquale Napoletano Politiche Sociali Caserta

Caserta. In una interrogazione consiliare urgente inviata al Sindaco di Caserta, al Presidente del Consiglio Comunale e all’Assessore delegato, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, avv. Pasquale Napoletano, chiede: “quante sono le comunicazioni inviate alle famiglie destinatarie della Carta ed in che tempi è stata espletata la procedura di invio alle stesse; se sono state riscontrate anomalie nell’espletamento delle procedure a carico del Comune; se gli sportelli a cui possono essere richieste informazioni, sopra indicati, hanno garantito l’accesso al pubblico nel mese di luglio; in ogni caso, se si intende ampliare la possibilità di accesso al pubblico di tali sportelli anche nel mese di agosto al fine di consentire ai cittadini la possibilità di ottenere tutte le informazioni utili in merito alla Card (che deve essere necessariamente attivata entro il 15 di settembre 2023); se sono residuate delle carte dopo l’applicazione dei criteri indicati come prioritari e con quale parametro hanno selezionato gli eventuali beneficiari delle stesse tra i nuclei familiari, anche unipersonali, in effettivo stato di bisogno“.

Il tutto relativamente alla carta “Dedicata a te” destinata ai nuclei familiari più in difficoltà con ISEE fino a 15.000 euro ed una dotazione di cadauno 382,50 euro, che per i residenti nel Comune di Caserta “dovrebbero essere 800 secondo l’allegato 2 del decreto interministeriale 18.4.23“.

Il consigliere Napoletano interviene sul tema perchè ha avuto segnalazioni – “che ad oggi alcune persone che ritengono di essere beneficiarie, visto i criteri per l’attribuzione previsti dalle norme, non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione, mentre altri l’hanno ricevuta in ritardo“; “Mi hanno anche segnalato che, nonostante le indicazioni sul sito del Comune, gli sportelli dedicati, in alcune giornate, non sono risultati accessibili al pubblico, dunque, i cittadini hanno riscontrato difficoltà nel reperire notizie in merito alla Card creando un disservizio informativo ai cittadini“.


Non ci interessa mettere in dubbio l’operato degli uffici o contestare l’assegnazione dei fondi a una, o più, persone specifiche, anche se in vista – ha dichiarato il consigliere Pasquale Napoletano – Quello non è il nostro lavoro, quello che dobbiamo appurare, invece, sono i criteri utilizzati dal Comune per scegliere i beneficiari delle carte governative. In base a cosa si è scelto di favorire il casertano “A” rispetto al casertano “B” anche se entrambi rientranti nei criteri fissati dal Governo. Già le risorse non bastano a fronteggiare le difficoltà di tutti i nuclei familiari ma almeno cerchiamo di evitare opacità che possano screditare ulteriormente l’operato delle istituzioni e della politica locale”.

Effettivamente riscontrando la lista degli 805 beneficiari emanata dagli uffici comunali della città della Reggia, che per privacy non pubblichiamo, è difficile non accorgersi di come questo contributo sia finito nelle tasche di imprenditori, costruttori noti in città, politici, medici etc. Non spetta a noi criticare a chi si e a chi no è finito il contributo, o forse si, forti “perplessità” ci assalgono impavide, ma è sicuro che il lettore, il cittadino, qualche domandina se la fa. Va anche detto che è pressoché inutile giustificarsi con scuse campate in aria, c’è il codice fiscale. Basta ricercarlo in banche dati pubbliche e private per venire a conoscenza di quote societarie, iscrizione albi professionali ed altro, etc..etc..

Relativamente all’accessibilità degli sportelli dedicati, in effetti anche noi siamo a conoscenza di disguidi, file interminabili e altro, rimostrateci da chi in questi giorni ha tentato di accedervi per capire un po’ più in profondità la problematica, anche per la sospensione del Reddito di Cittadinanza, e si è messo in fila fuori l’ufficio per le Politiche Sociali del Comune di Caserta in Via San Gennaro, il medesimo interessato alla Carta Spesa, senza probabilmente avere l’opportunità di ottenere spiegazioni, o perchè non è riuscito ad entrare, o se ci è riuscito forse perchè l’unica dirigente o preposta o impiegata in forza, in questi giorni?, può darsi sia stata anche impossibilitata a darle, visto che, così come hanno anche denunciato alcuni altri impiegati preposti di altri Comuni, trova “ostruzionismo” dal software preposto alla comunicazione, unica possibilità di interlocuzione, tra Ministero e gli uffici interessati ai Servizi Sociali.

Inoltre, in settimana CGIL Funzione Pubblica ha denunciato “carenze di organico nei servizi che si trovano a fronteggiare l’emergenza generata dalla scelta sbagliata del governo di interrompere l’erogazione del RdC a migliaia di famiglie“. Secondo FP CGIL, a Caserta (e non solo) ci sono punte di scoperture di organico degli assistenti sociali, rispetto all’obiettivo di servizio ottimale di 1 ogni 4.000 abitanti, superiori all’80%. Pertanto nel capoluogo di Terra di Lavoro che, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, al 31 maggio 2023 conta 72.646 abitanti, l’ufficio preposto ai Servizi Sociali di via San Gennaro, soprattutto in questi ultimi anni che purtroppo evidenziano una tendenza alla scomparsa del ceto medio con i “ricchi”, pochissimi, contrapposti esclusivamente ad una maggioranza di indigenti, di disoccupati e di gente che non arriva a fine mese, dovrebbe avere una forza lavoro di almeno 18 assistenti sociali, seduti dietro ad un PC, a cercare di risolvere le problematiche di chi ne ha bisogno.

La Legge 178/2020 (Legge di Bilancio per il 2021) all’articolo 1, comma 797 e seguenti, ha introdotto un livello essenziale delle prestazioni di assistenza sociale definito da un operatore ogni 5.000 abitanti e un ulteriore obiettivo di servizio definito da 1 operatore ogni 4.000 abitanti.

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