Ambiente

A San Potito Sannitico nasce la prima comunità energetica rinnovabile della provincia di Caserta

Un modello di democrazia energetica con oltre 10 adesioni tra cittadini e imprese.

comunità energetica rinnovabile

San Potito Sannitico. Un passo storico verso la democrazia energetica in provincia di Caserta: è nata la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) a San Potito Sannitico.

Nei giorni scorsi, presso la sede comunale in Piazza della Vittoria, alla presenza del sindaco Francesco Imperadore, è stata costituita dinanzi al notaio la prima comunità energetica della Provincia di Caserta.

Un modello di sviluppo locale basato sulla condivisione dell’energia da fonti rinnovabili, nato dalla sinergia tra il Comune, la start up innovativa Koala e ben 100 e passa tra cittadini e imprese del territorio.

La CER di San Potito Sannitico si distingue per il suo carattere inclusivo e partecipativo. Un esempio concreto di come la collaborazione tra enti locali, imprese e cittadini possa dare vita a progetti sostenibili che creino valore per il territorio e per le persone. Un modello di democrazia energetica che mette al centro i cittadini, protagonisti attivi della produzione e del consumo di energia pulita. Già oltre 100 le adesioni tra cittadini e imprese, un dato che testimonia l’interesse e la consapevolezza della cittadinanza verso la transizione energetica e la volontà di essere protagonisti attivi di questo cambiamento.

La Comunità energetica rinnovabile di San Potito Sannitico potrà beneficiare di un contributo a fondo perduto del 40% da parte del GSE per la realizzazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili.

“Siamo molto soddisfatti, come amministrazione comunale, di aver istituito, primi tra i comuni di Terra di Lavoro, la Comunità Energetica Rinnovabile che è un esempio di partecipazione attiva e consapevole, oltre che un modello per l’autosufficienza energetica e lo sviluppo sostenibile. La CER di San Potito Sannitico, grazie anche alla massiccia adesione di cittadini e imprese locali, mira a raggiunge obiettivi di democratizzazione e decentralizzazione energetica, attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili e favorendo l’autoconsumo diffuso della stessa per aumentare l’indipendenza locale. Ció consentirá una riduzione dei costi energetici, con un risparmio stimato superiore al 20%. Vantaggio importante sará anche la sviluppo economico e sociale del territorio comunale con la creazione di nuove opportunitá di lavoro e l’investimento in progetti di valorizzazione territoriale”, dichiara il sindaco, Francesco Imperadore.

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