Mondragone. Continua il dibattimento presso la 1^ Sezione Penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Giovanni Caparco, del processo a carico della presidente del seggio numero 22 di Mondragone alle Regionali 2015, Rachele Miraglia, difesa dagli avvocati Ceraldi e Ucciero e le tre scrutatrici, Michela Di Maio, Maddalena Marano, difese dagli avvocati Caterino e Lavanga; Vincenza Marino, difesa dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo.
L’accusa per i quattro imputati è quella di aver favorito l’elezione del consigliere regionale di Mondragone, avv. Giovanni Zannini alle elezioni regionali per la Campania del 2015, risultato eletto con il Centro Democratico nella circoscrizione Caserta per soli 2.686 preferenze.
Durante i ricontrolli delle schede chiesti da Filomena Letizia, prima dei non eletti della lista Centro Democratico con uno scarto di soli 20 voti, emerse il sospetto che alcune schede elettorali scrutinate presso la Sezione elettorale 22 di Mondragone fossero falsificate. Di qui un esposto e l’avvio di una inchiesta giudiziaria.
I Pubblici Ministeri della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Giorgia De Ponte prima e Gionata Fiore poi, che coordinarono le indagini effettuate dai carabinieri di Mondragone, dopo aver disposto una perizia grafologica pervennero alla convinzione che la presidente del seggio elettorale, Rachele Miraglia, attuale coordinatrice della sezione di Mondragone di Fratelli d’Italia, avrebbe falsificato cinque schede elettorali apponendovi con la propria scrittura il voto di preferenza del candidato Giovanni Zannini. La Di Maio avrebbe invece falsificato tre schede scrivendo di proprio pugno il voto di preferenza sempre per Giovanni Zannini. Anche Vincenza Marino e Maddalena Marano avrebbe falsificato tre schede con la stessa procedura.
Alla scorsa udienza è stata ascoltata la parte offesa, Filomena Letizia, nell’udienza di ieri, invece, duro scontro tra i consulenti grafologi: tra quello della Procura, la dott.ssa Maria Laddaga, e quelli della difesa di Marino Vincenza, il prof. Alberto Bravo Presidente dell’Istituto di Grafologia Italiana e infine quello di Rachele Miraglia il dott. Salvatore Granata. La prossima udienza è per il 17 ottobre con l’esame degli imputati.