Se percepisci l’Assegno di Inclusione, dal prossimo anno l’importo potrebbe aumentare. Come? Di seguito ti sveliamo tutti i modi che potrebbero permetterti di ottenere molti più soldi.
A partire dallo scorso gennaio molte famiglie ricevono l’Assegno di Inclusione. Questo sussidio è stato messo in campo dal Governo Meloni con la Legge di Bilancio 2024 per sostituire il vecchio Reddito di Cittadinanza che è stato definitivamente abolito. L’ADI, tuttavia, non è perfettamente sovrapponibile al vecchio sussidio nato in casa Cinque Stelle nel 2020.
Infatti molti che, fino al 31 dicembre 2023 ricevevano il Reddito di Cittadinanza, sono rimasti tagliati fuori dall’Assegno di Inclusione. Il perché è molto semplice: i criteri per ottenere questo aiuto sono molto più stringenti. Infatti non basta avere Isee fino a 9360 euro e reddito familiare non superiore a 6000 euro all’anno. Conta anche la composizione del nucleo della famiglia come vedremo nel paragrafo seguente.
Una cosa, però, è rimasta invariata: l’importo. Infatti anche l’Assegno di Inclusione, esattamente come il vecchio Reddito di Cittadinanza consiste in un aiuto di 500 euro al mese a cui, in alcuni casi, può aggiungersi un contributo per pagare l’affitto di 280 euro. C’è un modo, tuttavia, per ricevere un sussidio più “sostanzioso” nel 2025. Vediamo che cosa bisogna fare.
Assegno di Inclusione: ecco come aumentare l’importo
Da gennaio 2024 l’Assegno di Inclusione ha sostituito il vecchio Reddito di Cittadinanza. Anche questo sussidio ha un importo pari a 500 euro al mese ma ci sono vari modi per farlo diventare un po’ più “sostanzioso” nel 2025. Di seguito vediamo che cosa si può fare.

L’Assegno di Inclusione, come anticipato, viene erogato tenendo conto non solo di fattori economici come reddito familiare e Isee ma anche della composizione del nucleo familiare. Questo aiuto di Stato, infatti, spetta solo a quelle famiglie al cui interno ci sia almeno un soggetto “non occupabile”. Sono considerati non occupabili i minori di 18 anni, le persone con disabilità certificata uguale o superiore al 74% e i soggetti che hanno già compiuto 60 anni.
L’importo del sussidio viene calcolato, dunque, solo tenendo conto dei membri della famiglia “non occupabili” i quali sono gli unici che fanno parte della scala di equivalenza. I familiari senza disabilità e di età compresa tra 18 e 59 anni, quindi, non incidono in alcuna misura sull’importo dell’ADI.
Se, però, nel nucleo familiare, per qualunque ragione, aumenta il numero di soggetti “non occupabili” allora aumenterà anche l’importo del sussidio. Così, per esempio, se nel 2025 un secondo membro della famiglia compirà 60 anni allora il sussidio passerà da 500 a 700 euro al mese.
L’aiuto salirà addirittura a 750 euro qualora a un componente del nucleo familiare venisse riconosciuta l’invalidità civile in percentuale non inferiore al 74%. Infine se nel 2025 dovesse nascere un bambino allora l’Assegno di Inclusione passerà da 500 a 575 euro mensili.