Santa Maria Capua Vetere. «In quasi sette anni di governo, una qualsiasi amministrazione avrebbe potuto compiere molti passi nella direzione di una trasformazione reale della città e, se non altro, porre le basi per la realizzazione di una idea di città futura. Invece il sindaco in carica non ha la benché minima idea strategica sulla Santa Maria del domani. Anzi, temo che non abbia la benché minima idea neanche della Santa Maria di oggi». Lo dichiara Raffaele Aveta, capogruppo di “Alleanza per la città – M5S – Verdi”, che incalza: «L’unica caratteristica emersa con estrema chiarezza è l’insofferenza del primo cittadino (e di alcuni suoi fedelissimi) nei confronti di qualsiasi voce in dissenso, di qualsiasi critica, di qualsiasi opposizione. È una insofferenza che si manifesta, puntualmente, con la vecchia tecnica (condannata dalla storia, e dalla magistratura) della delegittimazione dell’avversario, dell’allusione, del sottinteso».
«In un anno di opposizione – spiega Aveta – abbiamo, insieme ai consiglieri Talento e Crisileo, messo in campo centinaia di atti e dichiarazioni pubbliche per stimolare l’amministrazione su temi di particolare rilievo. Penso, solo per fare qualche esempio significativo, all’ospedale Melorio, ai fondi del Pnrr, all’efficienza energetica, ai rifiuti, allo Stir, alla valorizzazione delle tipicità locali, al turismo, al degrado del cimitero, al piano traffico e alla mobilità sostenibile. Il più delle volte ci è stato risposto con evidente fastidio, come se si stesse disturbando il grande statista impegnato nel suo fantastico lavoro di progettazione del futuro. Altre volte le nostre proposte sono state accolte, quando proprio non se ne poteva fare a meno, ma poi sono state chiuse in un cassetto e lasciate morire, come nel caso della candidatura a Capitale italiana della cultura».
«Non ci faremo – conclude il leader dell’opposizione – né intimorire né scoraggiare dai loro tentativi di delegittimarci. Anzi, saremo sempre più in prima linea per contribuire, anche se dai bistrattati banchi della minoranza, a costruire una Santa Maria Capua Vetere più bella e viva, una città rispettosa dell’ambiente, della cultura e del decoro, nella quale ci sia speranza per il futuro e dalla quale i giovani non desiderino più fuggire».