Politica

Del demanio, del nostro mare ed anche del PUAD “abbiamo già detto tutto”

L'amico Gennaro Ferrillo di Altro Mondo Flegreo, che insieme a noi è attualmente impegnato nella Campagna “Riprendiamoci il Comune”, giorni addietro ci sollecitava un intervento a proposito del PUAD.

PUAD

Mondragone. Con la fine del patto elettorale quinquennale “sottoscritto” nel 2017 con alcuni cittadini, l’AMBC ha deciso di impegnarsi politicamente – fino a nuova e diversa disposizione- soprattutto su iniziative di carattere generale – che hanno comunque una straordinaria rilevanza anche per i nostri territori – e di continuare a dare il proprio modesto contributo ad alcune Campagne nazionali. Anche perché negli ultimi anni (solo per fermarci all’ultimo lustro) di fatto “abbiamo detto (quasi) tutto” e quasi sempre totalmente inascoltati. E un esempio lampante è proprio il PUAD.

La Giunta Regionale, il 20 dicembre 2022, ha adottato il Piano di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo (PUAD) con finalità turistico-ricreative, con la previsione, tra le altre cose, di aree di libera e gratuita fruizione nella misura non inferiore al 30% della lunghezza degli arenili e del 30% delle altre superfici demaniali utilizzabili a fini di balneazione. Il PUAD si occupa anche di definire i requisiti per la classificazione degli stabilimenti balneari (da 1 a 4 stelle) e la classificazione dei 60 comuni costieri. Applicando i parametri definiti dalla LR n. 5/2013 si ottengono- a proposito di questa classificazione- i seguenti risultati: n° 27 comuni cat. A – Alta valenza turistica; n° 29 comuni cat. B1 – Ordinaria valenza turistica; n° 4 comuni cat. B2 – Limitata valenza turistica.

Diciamo subito che Mondragone è classificato B2, ovvero come Comune a limitata valenza turistica.

Entro il 6 marzo 2023, alla Direzione Generale Governo per il Territorio, possono pervenire le osservazioni al Piano. Le osservazioni dovranno essere inviate tramite Posta Elettronica Certificata avente ad oggetto: “Osservazione al PUAD adottato con Delibera di Giunta Regionale del 20.12.2022, n. 712” al seguente indirizzo PEC: dg.500900@pec.regione.campania.it.

Tutti gli atti relativi al Piano di Utilizzazione delle Aree del Demanio PUAD sono recuperabili a questo link: https://sit2.regione.campania.it/content/puad-piano-di-utilizzo-delle-aree-demaniali#:~:text=La%20Giunta%20Regionale%2C%20il%2020,)%20con%20finalit%C3%A0%20turistico%2Dricreative.

Della classificazione turistica del Comune di Mondragone abbiamo già parlato invano oltre due anni e mezzo fa, qui: https://www.appiapolis.it/2020/06/04/mondragone-pagliaro-ambc-mondragone-non-e-una-citta-turistica/ o qui: https://www.casertakeste.it/ambc-mondragone-una-citta-turistica-ma-mi-faccia-il-piacere/.

Mentre si sprecano i nostri interventi (di denuncia costruttiva e di proposta) sulla “direttiva Bolkestein”, sui beni comuni, sul nostro mare e su ciò (molto poco) che resta del nostro turismo. Senza suscitare purtroppo alcuna reazione, alcun dibattito, alcun contraddittorio. Forse per il semplice fatto che a dire quelle cose eravamo stati noi. Questo comunque in sintesi “il già detto” dell’AMBC.

L’AMBC ritiene che le aree di libera e gratuita fruizione della nostra spiaggia e del nostro mare non dovrebbero essere meno del 60% e ritiene che il rilascio e il rinnovo delle concessioni debbano essere sempre subordinati a gare pubbliche, avere una durata limitata e un canone adeguato. L’AMBC ritiene che il litorale debba essere privo di qualsiasi tipo di barriera che possa limitarne l’uso a tutte le persone e che almeno l’80% della lunghezza del litorale in concessione debba restare libero da qualunque struttura, equipaggiamento o installazione, che sulle spiagge- d’estate come d’inverno- si debba poter sempre liberamente accedere e da ogni luogo e che su di esse debbano essere permessi solamente equipaggiamenti e strutture amovibili o trasportabili, che non presentino alcun elemento in grado di ancorarle in modo durevole al suolo e il cui valore sia compatibile con la finalità accordata al bene demaniale rispetto alla durata della sua occupazione. L’AMBC ritiene che ogni installazione fatta sulla spiaggia debba essere concepita in modo da poter permettere, alla fine del periodo di vigenza del rapporto, il ritorno dell’area allo stato iniziale. L’AMBC considera il demanio un bene comune e ritiene che l’Ente locale debba anche su di esso (come per esempio sull’acqua) esercitare una funzione gestionale, che non si capisce per quale motivo debba essere di esclusivo appannaggio dei privati (discorso questo da estendere a tutti i servizi pubblici locali). L’AMBC pensa che andrebbe approfondita la lungimirante proposta lanciata dal prof. Becchetti sulle concessioni balneari: https://www.vita.it/it/article/2022/12/15/concessioni-balneari-facciamo-spazio-alle-imprese-sociali/165154/. L’AMBC ritiene che la gestione del demanio/bene comune debba essere fortemente orientata verso la tutela ambientale (vedi dune) e, allo stesso tempo, tendere a favorire l’uso generale dei relativi beni rispetto alle altre modalità di sfruttamento. L’AMBC ritiene che l’immenso stock abitativo (fatto di seconde e terze case, spesso in degrado) debba essere spinto verso una qualificata e organizzata riconversione turistica. L’AMBC pensa che la città e tutta la Riviera debbano orientarsi verso un turismo sostenibile e responsabile, abbandonando soprattutto il secolare “turismo fai da te” che genera sfruttamento, degrado e “il mordi e fuggi”. E per questo auspica che si torni a parlare della brutta vicenda del Centro Servizi Turistici- CST. L’AMBC richiama, infine, le sue 10 vecchie proposte per il nostro mare: https://www.81034.it/mondragone-bene-comune-10-proposte-per-il-mare/.

Sperando che tutto ciò (critiche costruttive e proposte) possa servire per favorire qualche riflessione, per aprire -finalmente- un dibattito in città ed anche per formulare qualche osservazione al PUAD da inviare per tempo alla regione Campania.

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