Scuola

All’I.C. Viviani di San Marco Evangelista, un successo la Festa dei popoli fotogallery

Mercoledì 5 aprile alle 12 il Precetto Pasquale nella palestra

Festa dei popoli al Viviani di San Marco Evangelista

San Marco Evangelista. Con la manifestazione “Festa dei popoli”, si è concluso lunedì 3 aprile il progetto di educazione civica “Testimoni dei diritti” realizzato presso l’Istituto Comprensivo “R. Viviani” di San Marco Evangelista, di cui è dirigente Maria Ruggiero, che ha visto coinvolti, in lungo ed interessante viaggio alla scoperta dell’altro, i ragazzi della scuola. “È stata una bella festa di gioia e condivisione di storie, musiche, balli e sapori alla quale i ragazzi hanno risposto con impegno e sano protagonismo”, ha detto la preside che ha sottolineato come a rendere la manifestazione un importante momento di crescita abbia contribuito la gradita testimonianza di Don Sergio, sacerdote missionario comboniano che opera da anni a Castel Volturno occupandosi di accoglienza.

Nel corso dell’evento, che si è svolto nella palestra dell’istituto, è stato presentato il resoconto del laboratorio di giornalismo, dal titolo “Tanti mondi, un’unica casa”, al quale hanno partecipato gli alunni delle classi IA, IB, IC, IIA, IIB e IIC della scuola secondaria di primo grado. Lo scopo è stato quello di scoprire e approfondire le storie dei compagni del proprio istituto provenienti da altre parti del mondo. La prima grande piacevole scoperta che hanno fatto in qualità di giornalisti, recandosi in tutte le classi, è stata che la loro è una scuola multietnica frequentata da alunni provenienti da tutto il mondo: Senegal, Repubblica Domenicana, Perù, Burkina Faso, Romania e Albania.

È nato un articolo scritto dagli stessi giornalisti in erba in cui i piccoli hanno evidenziato che tutte le storie avevano delle somiglianze: molti dei ragazzi sono venuti in Italia per ricongiungersi con il padre che era già qui per trovare lavoro. All’inizio questi ragazzi hanno avuto difficoltà nell’ambientarsi perché venivano offesi a causa della loro origine e del colore della pelle ma, una volta arrivati a scuola, con l’aiuto dei docenti, dei compagni e dei genitori sono riusciti a integrarsi al meglio. Appena arrivati inoltre alcuni di loro non parlavano l’italiano ma solo loro lingua e avevano difficoltà a comunicare con gli altri. Dell’Italia hanno apprezzato i monumenti più noti come il Colosseo e la Reggia di Caserta e sono rimasti estasiati dalla squisitezza della cucina di cui apprezzano soprattutto la pizza. Molti però, anche se sono felici di stare in Italia, hanno molta nostalgia del loro paese e dei loro familiari. Appartengono tutti a religioni diverse anche se la prevalente è la musulmana.

Conoscere le loro storie ha aiutato tutti a riflettere sull’importanza di avere dei veri amici e su quanto sia difficile integrarsi in un nuovo paese e vedere affermati dei diritti che sembrano scontati, quali il diritto allo studio o quello di professare liberamente la propria religione, ma anche a capire come la scuola sia il luogo fondamentale per creare una cultura dell’accoglienza e dell’integrazione. Gli studenti hanno capito che la loro scuola è come una grande casa in cui abitano tante persone diverse che, per andare d’accordo e convivere, devono accettare le differenze comprendendole perché esse sono fonte di ricchezza e non dei limiti.

Oltre al laboratorio di giornalismo curato dalle docenti Micalef, Gallo e Cammuso, sono stati realizzati diversi altri laboratori: Blog-Foto coordinato da Guarnaschella e Antonucci; Statistica seguito dai docenti Bencivenga e Mastroianni; Grafica con Bernardo e Formato; Esploratori curato da Campopiano ed Elevato; Folclore coordinato da Galizia, Iovine, Zenari e D’Anna: Musica coordinato da D’Anna coadiuvato dalle docenti di Strumento.

Intanto è in programma mercoledì  mattina 5 aprile, sempre presso la palestra dell’istituto, il Precetto Pasquale alla presenza, non solo degli alunni, del personale tutto e della dirigente scolastica, ma anche dell’Amministrazione  Comunale e del primo cittadino arch. Marco Cicala. Ad officiare la Messa il parroco di San Marco Don Fernando Latino.

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