Calcio

Casertana battuta dalla Juve Stabia ma recrimina per un rigone non concesso

Sconfitta a Castellammare contro la capolista maturata a nove minuti dal termine dagli undici metri per un tocco di mano in area di Anastasio. Ma la Casertana recrimina per un rigore non concesso per fallo su Curcio al 92’. Tafferugli al termine della gara tra opposte fazioni sedati dalla celere.

Casertana mister Vincenzo Cangelosi

Caserta (Alfredo Stella). Altro derby di lunedì e altra sconfitta. A quello con il Benevento e l’Avellino, va ad aggiungersi la gara disputata ieri sera al Romeo Menti di Castellammare di Stabia, contro le Vespe capoliste.

Ma, al di là degli episodi che hanno caratterizzato il risultato finale, a bocce ferme si può tranquillamente sottolineare che i tre punti guadagnati dai padrini di casa sono sostanzialmente meritati. Meglio nel primo tempo la Casertana in cui ha tenuta a bada la Juve Stabia tentando anche qualche azione offensiva.

Male invece nella seconda parte della gara in cui ha finito per subire l’attacco all’arma bianca dei padroni di casa che, con le buone o con le cattive hanno fortemente voluto la vittoria dimostrando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di meritare ampiamente la posizione di prima della classe. Anche se, quel rigore non concesso al 92’ per un fin troppo evidente fallo in area su Curcio, e in pieno recupero, avrebbe potuto cambiare le sorti della gara. Forse un po’ troppo attendisti gli uomini di Cangelosi che nel secondo tempo hanno badato più a non prenderle che a darle, anche e soprattutto per la verve dello Stabia, resosi più volte pericoloso dalle parti di Venturi (al loro attivo anche una traversa colpita di testa da Bellich).

Rammaricato per quanto accaduto in campo al termine della gara il tecnico casertano, Vincenzo Cangelosi: “Che la Juve Stabia fosse una squadra forte, lo sapevamo – ha esordito – Per quanto ci riguarda abbiamo fatto la nostra partita, quella che potevamo fare in questo momento, più di questo era davvero difficile. Potevamo sicuramente sfruttare meglio qualche palla recuperata e ripartire in maniera più incisiva visto che loro erano sbilanciati. Ma quello che a me dà più fastidio è il metro utilizzato dal direttore di gara. Come era rigore quello concesso alla Juve Stabia, per noi ce ne sono stati almeno due, ma non ha avuto ha il coraggio di fischiarli”.

E su eventuali errori commessi dai suoi ha spiegato: “C’è poco da correggere: se una squadra ha possesso palla per un’ora, ma tira solo una volta in porta, non si può parlare di predominio degli avversari. Poi è chiaro che, chi vince ha sempre ragione. Per me – ha aggiunto – la partita che dovevamo fare era questa, ma ripeto, potevamo fare meglio dopo la riconquista della palla. In questo momento non riusciamo a giocare alla pari perché abbiamo delle difficoltà grosse per poter competere a questo livello”. E sulla Juve Stabia ha concluso: “Queste sono sconfitte che ci possono stare, anche perché se la Juve Stabia è prima vuole dire che ha qualità, grande entusiasmo e merito il posto che ha”.

Da registrare, al termine della gara tafferugli tra opposte tifoserie con l’intervento della polizia che ha sedato e messo sotto assedio l’uscita dalla città. Tre i poliziotti rimasti feriti mentre sono in corso i riconoscimenti di alcuni tifosi per l’applicazione del Daspo. E giovedì si torna in campo: al Pinto arriva l’Audace Cerignola, squadra ostica da affrontare con la massima concentrazione. Occorre vincere per consolidare la sesta posizione in attesa che giungano tempi migliori.

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