Comitato+don+Peppe+Diana%3A+se+vera+collaborazione%2C+Schiavone+parli+di+rifiuti+e+omicidi
casertanotiziecom
/ambiente/2024/04/02/comitato-don-peppe-diana-se-vera-collaborazione-schiavone-parli-di-rifiuti-e-omicidi/amp/
Ambiente

Comitato don Peppe Diana: se vera collaborazione, Schiavone parli di rifiuti e omicidi

Casal di Principe. “Per essere una vera collaborazione ci aspettiamo che Francesco Sandokan Schiavone ci dica dove sono sotterrati i rifiuti, in modo da poter bonificare i terreni e le aree inquinate e realizzarvi progetti sociali, chi sono i mandanti e gli esecutori di tanti omicidi rimasti senza responsabili, visti tanti familiari di vittime innocenti che da anni aspettano la verità. E chi sono gli imprenditori e i politici collusi, che hanno permesso al clan di controllare per anni il ciclo dei rifiuti e del cemento“.

Ha le idee chiare Salvatore Cuoci, coordinatore del Comitato don Peppe Diana, da 30 anni in prima linea a Casal di Principe nel riutilizzo dei beni confiscati agli esponenti del clan casertano.

Il Comitato don Diana ha sede in un immobile sottratto alla criminalità dove si tengono eventi, corsi di formazione e si appoggiano anche gli scout del gruppo di Casal di Principe tanto cari al parroco. Comitato che è anche e soprattutto ispiratore e parte fondamentale delle rete della Terre di don Peppe Diana, un insieme di terreni dove le coop sociali da un decennio producono prodotti agricoli di qualità nel segno della legalità e della sostenibilità, dando lavoro a giovani e a tanti disabili.

Per Cuoci la collaborazione di Schiavone è davvero importante perché può far luce su tanti misteri irrisolti, riempiendo tanti vuoti, anche se, tiene a sottolineare, al “silenzio di Schiavone durato 26 anni abbiamo contrapposto trent’anni, passati dall’uccisione di don Peppe, di schiena dritta, di coraggio nel riuso dei beni sottratti ai clan, ma anche di voci, di sogni, di rumore. Basta pensare ai 20mila ragazzi, tra scout e studenti, che il 17 e 19 marzo scorsi per il trentennale della morte di don Peppe sono venuti a Casal di Principe per poter mettere in comune i loro sogni“.

Perché la vera rinascita di Casale e la fine del clan è proprio in quel 19 marzo 1994, quando fu ucciso don Diana. E la vera leva – conclude – che ci ha permesso di riscattare questa terra rovinata dai clan sono proprio i beni confiscati e il loro riutilizzo per fini sociali“.

Redazione

Recent Posts

“Dopo i 40 anni smetti subito”: l’avvertimento della dottoressa, “invecchi male e non te ne accorgi”

La dottoressa mette in guardia: ecco a cosa bisogna prestare attenzione dopo i 40 anni…

2 settimane ago

Bonifici ricevuti, scattano i controlli dell’Agenzia delle Entrate: le sanzioni previste

L’Agenzia delle Entrate si allerta in automatico su quasi tutti i bonifici ricevuti: ogni accredito…

2 settimane ago

Molti non sanno che queste 5 cose sono vietate in spiaggia, multe pesanti

Un dato che fa riflettere, molti non sanno che 5 cose sono vietate in spiaggia,…

2 settimane ago

Sai cosa succede se fai 2 minuti di crunch al giorno?

Il crunch è uno degli esercizi più noti per allenare il retto dell’addome, ma la…

2 settimane ago

Bonus box auto: col nuovo aiuto puoi comprarlo al 50% come usufruirne

Una novità da tenere presente: il bonus box auto, con l'aiuto puoi comprarlo al 50%,…

2 settimane ago

Anticipazioni UPAS: paura per Michele, accadrà a fine mese

Nuove anticipazioni per Un Posto al Sole, Michele ancora protagonista nelle prossime puntate: ecco cosa…

2 settimane ago