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Origini napoletane e cuore casertano: ecco la storia di Luca Brancaccio, tra i migliori 50 pizzaioli della Campania

Caserta. Se Caserta negli ultimi anni è arrivata a contendere a Napoli il titolo di capitale della pizza, lo si deve alla presenza di una ristretta cerchia di pizzaioli che hanno raggiunto l’eccellenza con il loro lavoro. Tra questi non si può dimenticare Luca Brancaccio, citato nella classifica di 50 Top Pizza, nella Guida alle migliori 200 pizzerie della Campania.

Classe 1976, napoletano di origine ma casertano di adozione, Luca Brancaccio si è saputo conquistare un posto speciale nel cuore del pubblico casertano nell’arco di oltre tre decenni di attività. Brancaccio, infatti, può vantare di essere il pizzaiolo di più lungo corso tra quelli attualmente in attività a Caserta ed il suo nome è legato a quello di tanti locali che sono rimasti nella memoria dei Casertani.

Nel 1992 la famiglia Brancaccio apre la prima pizzeria a Caserta: “Bulli e pupe” a corso Giannone. “In quel momento c’era solo Carmeniello alla stazione, un vecchietto che faceva le pizze a portafoglio – ricorda Luca – e forse Corfù. Poi, negli anni successivi tutti hanno capito il business e sono nate le pizzerie come le conosciamo oggi”. La pizzeria “Bulli e pupe” rimane in attività fino al 1997, quando la stessa famiglia Brancaccio apre il pub – braceria “Inferno”.

Nel 2001, insieme al fratello minore Cristian, Luca apre un altro locale, la rosticceria “Sciuè sciuè” a via Marchesiello e, quasi contemporaneamente, la pizzeria “Fujenn Magnann”. Nel 2007, sempre insieme al fratello Cristian, Luca Brancaccio apre il ristorante-pizzeria “La Smorfia”, locale di grande successo che, oltre alle pizze, offre i piatti di pesce e della tradizione napoletana. Il successo dura fino al 2013, quando i fratelli Brancaccio decidono di vendere l’attività ad una grande società di ristorazione e di separarsi.

Da quel momento Luca apre la sua prima pizzeria da solista in una traversa di via Tescione: il locale è piccolo ma da subito fa registrare grandi numeri. “Non ho mai potuto espormi troppo prima di quel momento perché ho sempre lavorato in società con la mia famiglia – spiega Luca Brancaccio – Poi, dal 2013 ho iniziato ad usare i social ed a far emergere il mio nome”. Il successo crescente fa presto sentire il bisogno di compiere il passo successivo.

La grande svolta arriva nel 2019, quando Luca Brancaccio decide di aprire l’attuale locale che porta il suo nome in via Sardegna, 42. Una pizzeria moderna, aperta anche a pranzo, con una sala ampia, elegante, confortevole, dotata finanche dei pannelli fonoassorbenti sul soffitto. Non manca una grande attenzione alla sostenibilità ambientale ed al risparmio energetico. Oltre 100 coperti, 2 forni e cucina a vista, 30 dipendenti in totale, una media di circa 500 pizze sfornate al giorno ed una lista d’attesa che, per gli orari di punta, arriva anche ad un mese. Numeri da pizzeria di successo.

Un successo che deriva soprattutto dalla qualità della pizza, realizzata a partire da un impasto con idratazione al 75% ed un blend di farine (tipo 0, 1 e 2) macinate a pietra.

La mia pizza ha uno stile tutto mio, non la si può incasellare in nessuno dei filoni esistenti, è napoletana ma rivisitata a modo mio. Il disco è leggero e digeribile, ad alta idratazione. Le farine che uso mi garantiscono un impasto ricco di proteine e molto povero di glutine. Il cornicione è pronunciato ma non è a canotto e nemmeno a ruota di carretto, come si usa a Napoli centro.

Uso le migliori materie prime del territorio. Non dormo la notte per fare ricerca sui prodotti. Dove trovo una materia prima che mi soddisfa e che mi ispira, preferibilmente a km 0, inizio a lavorarci su per portarla sulle mie pizze.

Lavoro senza lievito, con il criscito (il lievito naturale, diverso dal lievito madre). La maturazione è di 30 giorni, lo rinnovo ogni mese lo porto con me da 30 anni. Il criscito è un’eredità. lo continuo a rinnovare ma deriva sempre da quello che mi ha lasciato mia mamma, che a sua volta lo ha ricevuto da mia nonna”.

In un menù di pizze così ampio, quale sarà la preferita di Luca Brancaccio? “La mia pizza preferita è la Marinara. Leggera, saporita, intramontabile!”.

Redazione

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