Caserta (di Alfredo Stella). Benvenuti nella terra di nessuno. Questa è Caserta Vecchia nei giorni festivi, dove caos e degrado la fanno da padrone.
Una vera e propria marea umana in cerca di frescura nelle ore serali dei mesi estivi prende d’assalto l’antico Borgo: auto in doppia fila che ne limitano l’accesso è il primo ed evidente biglietto da visita.
Ma già una delle strade principali per raggiungere la tanto ambita meta, quelle che da Puccianiello o da Castel Morrone, per intenderci, ‘accompagnano’ all’antico Borgo, si intuisce a cosa si andrà incontro. Due cartelli con la dicitura “strada interrotta per frana” ne dovrebbero impedire il transito alle auto. Ma tant’è.
E, solo dopo aver percorso per qualche chilometro la Strada Panoramica tra le più caratteristiche ma la più deturpata dei Monti Tifatini, dove vi si anche a piedi per fare jogging, ci si imbatte in un tratto pericolosamente scosceso evidenziato da un importante dislivello procurato dallo smottamento degli ultimi anni, causa anche gli incendi dolosi che ne hanno letteralmente distrutto l’antica e una volta ridente vegetazione.
Un po’ dovunque, sempre sulla “Strada Panoramica” si notano, a macchia di leopardo, varie tipologie di rifiuti abbandonati da mani ignote, oltre ad un asfalto gruviera, a guardrail divelti e all’assenza di una adeguata segnaletica. Giunti finalmente in Caserta Vecchia si è costretti ad attraversare, con evidente difficoltà una sorta di strettoia causata dal parcheggio selvaggio su entrambi i lati grazie, si fa per dire, al solito parcheggiatore abusivo divenuto stanziale che gestisce a proprio uso e consumo le modalità di parcheggio. E, una volta giunti nella piazza principale, altri parcheggi approssimativi, cestini ricolmi di rifiuti e una pineta oramai inesistente accolgono gli stupefatti turisti.
E, in tale marasma, non potevano mancare i soliti venditori abusivi di cianfrusaglie di varie etnie: borse con firme contraffatte, bracciali, collane, anelli, occhiali ed altre mercanzie di dubbia provenienza, trasformano l’antico Borgo in terra di nessuno. Sì, perché delle istituzioni deputate al servizio d’ordine neanche l’ombra: assente la polizia municipale, così come i carabinieri e la polizia di stato.
Insomma a Caserta Vecchia ognuno fa quel che vuole. Negli anni si sono avvicendate varie amministrazioni, di ogni colore e ideologia politica che in campagna elettorale hanno riempito di buoni propositi i potenziali elettori, ma poi, di concreto, praticamente il nulla. Una storia vecchia come il mondo che nel capoluogo sembra non voler mai avere una “fine”.
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