Caserta. “Una stanza tutta per sé” in un bene confiscato alla camorra: è l’iniziativa lanciata dalla Questura di Caserta in vista della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il punto di ascolto protetto per le vittime di violenza sarà inaugurato tra qualche mese a Caserta, in collaborazione con Soroptimist e con la Camera di Commercio di Caserta. Occuperà l’intero piano di una palazzina situata in centro confiscata a Cipriano Chianese, “re delle ecomafie” per il clan dei Casalesi, e assegnata a Prefettura e Questura nel 2022, con i lavori finanziati dalla Polizia di Stato. Sarà inoltre arredata dalla Camera di Commercio in modo da far sentire la vittima a suo agio e avrà a fianco una stanza per i figli delle vittime, arredata con giochi.
Soddisfatti il prefetto Giuseppe Castaldo e il questore Andrea Grassi; secondo quest’ultimo “la stanza tutta per sé è importante perché sorge in un bene confiscato e perché colma una lacuna, visto che Caserta non aveva una stanza per l’ascolto delle donne vittime di violenza“.
Per la funzionaria della Polizia di Stato Rosa Cimmino, “tante donne non conoscono ancora l’esistenza dei centri antiviolenza, per cui c’è ancora molto da fare sotto il profilo dell’informazione, ma anche dell’educazione. Come forze dell’ordine abbiamo migliorato la nostra capacità di ascolto, con l’obiettivo di attirare sempre più donne vittime“.
Nel Casertano sono tre le stanze di questo tipo, una al Commissariato della Polizia di Stato ad Aversa, inaugurata due anni fa dall’allora Capo della Polizia Franco Gabrielli, e due gestite dai Carabinieri, in particolare alla stazione di Alife e alla Compagnia di Marcianise.
Nell’ultimo anno, dal 25 novembre 2022 ad oggi, i procedimenti penali trattati dalla Polizia di Stato e relativi ad episodi di violenza contro le donne nel Casertano sono stati 268, in particolare 181 per maltrattamenti, 24 per violenza sessuale, 62 per stalking e uno per sequestro di persona. Si tratta di casi nati quasi tutti da denunce di vittime.
Sotto il profilo amministrativo, sono state 67 le segnalazioni di vicende di violenza, che hanno dato luogo all’emissione da parte del questore di 21 ammonimenti per stalking e 6 per maltrattamenti; in tanti casi la richiesta di intervento è stata ritirata.
“Ciò che mi preoccupa sono i casi sommersi, non denunciati, auspico che in futuro aumentino le denunce” ha concluso il questore Grassi.
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