Napoli. «Lo sviluppo del Basso Volturno rappresenta un’occasione che come territorio non dobbiamo lasciarci sfuggire. E’ per questo che con gli amministratori locali va sviluppata una sinergia forte per costruire assieme strategie utili al pieno decollo dell’area. La creazione di un piano di sviluppo condiviso potrebbe non solo migliorare le infrastrutture, ma anche promuovere il territorio a livello nazionale e internazionale, specialmente nel settore agroalimentare». A lanciare la sfida è Marco Bellanca, vicepresidente di CNA Campania Nord.
«Unendo forze e risorse, il Basso Volturno può trarre vantaggio dalla sua posizione strategica e dalle sue ricchezze naturali e culturali, trasformando le attuali difficoltà in opportunità per un futuro prospero e sostenibile – ha evidenziato il vicepresidente di CNA Campania Nord – è necessario investire in soluzioni innovative per migliorare la viabilità in modo da ridurre i disagi commerciali e stimolare l’economia. Valorizzando le risorse naturali e culturali attraverso il turismo sostenibile è poi possibile aprire nuove opportunità economiche, preservando al contempo il patrimonio del Basso Volturno».
Bellanca sottolinea come l’area abbia enormi potenzialità sia sul piano logistico che su quello delle risorse. «Il Basso Volturno è un’area ricca di risorse e di potenziale inespresso, si trova in una posizione strategica che fa da intersezione tra Litorali, colline, aeroporti e autostrade – ha spiegato – Eccellenza assoluta è rappresentata dal comparto agroalimentare con produzioni chiave come mozzarella, pane, salumi, formaggi e vino». Bellanca rimarca come queste potenzialità non vengano espresse a pieno a causa di limiti infrastrutturali e di mancanza di coesione politica. «La viabilità va necessariamente rivista. Prioritario è il miglioramento dei ponti sul fiume Volturno. Ci sono strade praticamente inaccessibili che danneggiano le imprese local penalizzando fortemente la distribuzione delle merci – ha sottolineato – Un ostacolo significativo è la mancanza di una politica di coesione tra gli amministratori locali. Questo limita la capacità di affrontare collettivamente i problemi e di sfruttare appieno le potenzialità del territorio. E’ per questo che come CNA vogliamo favorire un dialogo istituzionale tra gli amministratori per affrontare tutti assieme le criticità e trasformarle in occasioni».
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