Caserta. Ciò che è accaduto a Napoli è quanto di più sconcertante e preoccupante possa esserci e lo è ancor di più perché si parla di giovani ragazzi. Durante la proiezione del film “Fortapasc”, che racconta la vita e la tragica fine di Giancarlo Siani, giornalista assassinato dalla camorra nel 1985, alcuni studenti di una scuola del Vomero hanno applaudito durante la scena dell’omicidio.
Ciò mi desta ancora più preoccupazione perché avvenuto a poco tempo di distanza dalla notizia che gli studenti di una scuola siciliana si erano opposti all’intitolazione della stessa a Peppino Impastato perché considerato divisivo. Bisogna intervenire in maniera incisiva all’interno delle scuole perché fatti del genere non sono ammissibili e non possono passare inosservati. Sono per questo contento di leggere che il Ministro Valditara si impegnerà a far luce sulla questione come già fatto anche in passato.
Negli ultimi anni siamo stati abituati anche ad una delegittimazione del ruolo dell’insegnante con sempre più episodi di violenza fisica e verbale. La battaglia per la legalità e la giustizia richiede impegno costante a partire dalla scuola e dalla famiglia e quanto accaduto è monito, dunque, per una riflessione profonda e un’azione immediata.
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