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Cronaca

Falsi permessi per invalidi, altri casi scoperti dalla municipale casertana

La Polizia Municipale di Caserta, nello scorso mese di maggio ha accertato altri casi di condotte penalmente rilevanti per l’utilizzo di fotocopie a colori di permessi invalidi atte a trarre in inganno.

Il primo caso è stato accertato in via Unità Italiana, ove una Nissan Juke sostava nelle aree di sosta a pagamento, esponendo la fotocopia a colori plastificata di un permesso invalidi rilasciato da questo Comando nel 2019. L’auto risultava a noleggio. Dopo minuti di osservazione si riusciva ad intervenire nel momento in cui il trasgressore, nonché utilizzatore del veicolo, di anni 55 e residente a Marcianise, entrava nel veicolo. Dagli accertamenti risultava che il permesso era stato rilasciato ad una donna anziana e l’uomo non riusciva a dare spiegazioni plausibili sul possesso del contrassegno. Veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per falsità materiale commessa da un privato, tentata truffa e resistenza a pubblico ufficiale.

Il secondo caso è stato accertato in Piazza Vanvitelli, ove una VW Tiguan sostava sul marciapiede, esponendo la fotocopia a colori plastificata di un permesso invalidi rilasciato da questo Comando nel 2019. L’auto risultava intestata ad un cittadino casertano di anni 51. Mentre si procedeva alla rimozione del veicolo sopraggiungeva il trasgressore a cui si contestava l’utilizzo di atto falso con contestuale sequestro penale del contrassegno invalidi intestato al padre. Veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per falsità materiale commessa da un privato. Il sequestro veniva convalidato.

Il terzo caso è stato accertato in via C. Battisti, ove una Seat Altea sostava nelle aree di sosta riservata ai residenti esponendo la fotocopia a colori di un permesso invalidi rilasciato da questo Comando nel 2021, tra l’altro, alterando la data di scadenza di un permesso rilasciato alla moglie deceduta. L’auto risultava di proprietà di un cittadino casertano di anni 71. Giunto il proprietario sul posto si contestava l’utilizzo di atto falso con contestuale sequestro penale del contrassegno invalidi. Veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per falsità materiale commessa da un privato.

In tutti gli episodi solo l’esperienza, i controlli incrociati e la verifica di sistemi antifalsificazione in uso al Comando hanno permesso di accertare la falsificazione, certamente idonea a trarre in inganno.

In pochi mesi la Polizia Municipale ha accertato altri episodi simili, sicuramenti deplorevoli, tra cui il caso del dipendente della banca che utilizzava il permesso della madre deceduta.

Oppure altre condotte penalmente rilevanti come il caso di chi utilizzava la fotocopia a colori di un permesso invalidi per sostare negli spazi riservati ai veicoli di polizia ed il caso di chi utilizzava una fotocopia a colori per sostare negli spazi residenti ed usufruire delle agevolazioni per entrambe le auto di proprietà.

Ancora una volta ci si imbatte nel deplorevole comportamento degli utenti della strada che sfruttando il possesso dei permessi invalidi legittimamente rilasciati ai titolari, parcheggiano ovunque senza pagare un centesimo e soprattutto sottraendo posti a chi ha effettivamente una capacità a deambulare ridotta, parcheggiando negli spazi riservati alle persone invalide, negli spazi riservati ai residenti, negli spazi riservati a categorie di veicoli, nelle cosiddette strisce blu e sui marciapiedi per evitare la rimozione forzata.

Si ribadisce l’invito rivolto a tutti i cittadini di segnalare, con mail o telefonando al numero verde del Comando 800655155, utilizzi impropri dei permessi rilasciati a persone diversamente abili. Per senso del dovere, per senso civico e, soprattutto, per tutelare chi ne ha veramente bisogno.

Si ricorda che l’utilizzo del contrassegno invalidi è disciplinato dall’articolo 188 cds e relativo regolamento di esecuzione e prevede sempre che il titolare del permesso sia a bordo del veicolo che espone il permesso in quanto titolo autorizzativo personale.

Redazione

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