Caserta. I giudici della Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso presentato dai legali di Nicola Cosentino, gli avvocati Stefano Montone, Agostino De Caro ed Elena Lepre, confermando e rendendo definitiva la condanna per l’ex sottosegretario a dieci anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa in quanto ritenuto referente del clan dei Casalesi.
Ieri Nicola Cosentino ha atteso la sentenza a Roma, e poco prima delle 20 si è recato nel carcere capitolino di Rebibbia per costituirsi.
Si chiude così un lungo capitolo giudiziario che ha visto, Nicola Cosentino, ex sottosegretario del Governo Berlusconi coinvolto, dal 2013, in almeno quattro importanti processi, tra cui tre per reati di camorra: in due processi, “Il Principe e la Scheda Ballerina” e il cosiddetto “Carburanti“, Cosentino ha ottenuto l’assoluzione definitiva, ma ciò non è accaduto nel processo più importante, l’Eco4, vera e propria architrave della tesi accusatoria della DDA di Napoli sul ruolo di Nicola Cosentino quale “referente a livello nazionale del clan dei Casalesi“.
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