Oscar+Vesevo+condannato+per+peculato+e+truffa.+Per+il+poliziotto+cadono+tutte+le+altre+accuse
casertanotiziecom
/cronaca/2023/06/27/oscar-vesevo-condannato-per-peculato-e-truffa-per-il-poliziotto-cadono-tutte-le-altre-accuse/amp/

Oscar Vesevo condannato per peculato e truffa. Per il poliziotto cadono tutte le altre accuse

Casapesenna (di Giovanni Maria Mascia). Condannato a quattro anni e mezzo di reclusione per peculato e ad un anno e otto mesi per due truffe il poliziotto Oscar Vesevo, l’agente accusato di aver sottratto una pen drive dal covo in cui fu arrestato Michele Zagaria. L’agente che catturò il latitante storico dei Casalesi è stato invece assolto dal reato di corruzione e dal reato di accesso abusivo a materiale informatico ed è stata esclusa l’aggravante dell’aver agito in favore del clan dei Casalesi.

Come rilevato dal difensore, l’avvocato Giovani Cantelli, l’imputato è stato assolto da altri otto capi di imputazione per truffa, relativi alla vendita di case nel litorale laziale, per vizio di improcedibilità relativo alla assenza di querela. Il processo era stato riunito a quello per la vicenda della pen drive.

La sentenza è stata emessa dai giudici del tribunale Napoli Nord dopo una lunga istruttoria dibattimentale. Il pubblico ministero Maurizio Giordano della Direzione distrettuale antimafia di Napoli aveva chiesto la condanna di Vesevo a sette anni di carcere.

È rimasta in piedi solo l’accusa di peculato per aver sottratto una pen drive che in realtà non conteneva i documenti segreti di Michele Zagaria, stando a quanto dichiarato dalla accusatrice del poliziotto, Anna Maria Massa, la donna che ha ospitato il super latitante insieme al marito, lo strumento informatico apparteneva alla figlia e conteneva una play list musicale.

Venuta meno anche l’accusa di corruzione che riguardava la presunta cessione della pen drive all’imprenditore Orlando Fontana per cinquantamila euro, in quanto in una precedente sentenza per lo stesso reato Fontana era stato assolto. Di conseguenza è caduta anche l’aggravante mafiosa.

Il processo era nato dalle accuse di Maria Rosaria Massa, che insieme al marito Vincenzo Inquieto, aveva nascosto nella sua abitazione di via Mascagni a Casapesenna il capo clan Michele Zagaria.

Giovanni Maria Mascia

Giornalista professionista. In passato ha collaborato con La Gazzetta di Caserta. È socio Terra Nostra APS.

Recent Posts

2 monete italiane rare ricercate dai collezionisti di tutto il mondo: rivendile e diventa ricco

Sai che i collezionisti appassionati di numismatica sono alla ricerca di alcune, specifiche monete? Se…

6 ore ago

Come far maturare l’ananas velocemente: basta applicare questo trucco incredibile

Hai un'ananas e proprio non ne vuole sapere di maturare? Niente paura, perché ci sono…

1 giorno ago

Come preparare un tiramisù estivo eccezionale con un ingrediente segreto: la ricetta della nonna fa faville

Vuoi preparare un tiramisù fresco e buonissimo per l'estate? Ti svelo tutti quanti i segreti…

2 giorni ago

4 tagli di capelli corti originali e adatti all’estate: sono richiestissimi dai parrucchieri

Sei stufa dei soliti capelli corti? Ti svelo dei tagli incredibilmente originali e adatti all'estate.…

3 giorni ago

3 trucchi rubati ai parrucchieri per capelli luminosi e non più secchi in estate

Come rendere i capelli luminosi e non più secchi in estate? Ti svelo dei trucchi…

4 giorni ago

3 rimedi della nonna per rinforzare le unghie e non farle più sfaldare

Le tue unghie sono fragilissime? Niente paura, è un problema piuttosto comune, ma che può…

5 giorni ago