Castel Volturno (di Giovanni Maria Mascia). Organizzavano matrimoni di comodo per far ottenere a immigrati clandestini il permesso di soggiorno, presentando documenti falsi ai commissariati PS di Castel Volturno e di Napoli.
Il GUP Giovanni Vinciguerra del tribunale di Napoli ha emesso dieci condanne nei confronti di: Antonietta Noletto a 3 anni e 4 mesi, di Francesca Riccardi Catino, di Errica Russo, di Angelica Loffredo, di Antonella Nardelli e di Luisa Maiello a 2 anni e mezzo, mentre 3 anni sono stati inflitti ad El Hazmi Nabil, 3 anni e 4 mesi ad Hicham Metrache, 2 anni e 4 mesi irrogati a Karima El Hariri ed a Houite El Madi.
Gli imputati hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato, mentre Matilde Macciocchi, detta zia Maria e ‘a bionda, ritenuta il capo dell’organizzazione criminale, insieme ad altri imputati, è stata giudicata separatamente.
La Noletto, 56 anni originaria di Napoli è stata considerata una sorta di factotum. Accompagnava i cittadini extracomunitari al Consolato, in Comune o in Questura, faceva la testimone e si occupava delle transazioni con la Western Union e la Ria Money Transfer. La Maiello, 40 anni napoletana, era il cosiddetto braccio economico della Macciocchi. La Riccardi 29 anni, la Russo di 21 anni, la Loffredo di 29 anni e la Nardelli di 33 anni, originarie di Napoli, contraevano falsi matrimoni (la Riccardi Catino uno vero e quattro fasulli) e in alcune circostanze facevano anche da testimoni al matrimonio delle altre imputate.
El Hazmi, 40 anni residente a San Marcellino, Metrache 43 anni di Mondragone, Karima 35 anni Trezzano sul Naviglio e El Hadi 59 anni di Presezzo in provincia di Bergamo, avevano il compito di cercare connazionali marocchini, tunisini o egiziani interessati a pagare per ottenere la cittadinanza italiana.
Il Giudice dell’Udienza Preliminare in sentenza ha scritto che i membri dell’organizzazione avevano “piena consapevolezza” di compiere una serie di reati tesi a favorire l’immigrazione clandestina. Gli imputati “programmavano, organizzavano e attuavano matrimoni di comodo in cambio di un compenso che si aggirava tra i 5000 e 6500 euro“. Ogni membro del gruppo aveva un ruolo preciso e si è trattato di “un contributo non episodico, ma teso a garantire stabilità” , una vera e propria “struttura organizzativa“.
La Macciocchi grazie all’organizzazione reclutava giovani donne, spesso indigenti, che si prestavano a sposare perfetti sconosciuti per denaro. I matrimoni sono stati celebrati tra la provincia di Caserta (San Cipriano, Mondragone, Castel Volturno) e la provincia di Napoli.
I fatti oggetto di indagini da parte del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Caserta si sono svolti tra il mese di luglio del 2019 e il mese di febbraio del 2020. A sostegno dell’accusa numerosissime intercettazioni telefoniche e un ampio reportage fotografico che attestano le attività illecite.
Il collegio della difesa era composto dagli avvocati Di Vaio, Pipino, D’Alessio, Cappabianca, Pollio e Romano.
Sai che esistono delle tinte di capelli che sarebbero capaci di invecchiare praticamente tutte? Ecco…
Ti guardi allo specchio e non riesci mai ad essere in pace con il tuo…
Superati i 50 anni, molte donne decidono di tagliarsi i capelli e spesso lo fanno…
Da sempre tingo i miei capelli, anche perché mi piace vedermi con un aspetto diverso…
Amo informarmi sugli ultimi trend, inclusi quelli relativi all'abbigliamento alle unghie. Oggi voglio parlarti delle…
Se hai una lavastoviglie, sappi che i fogli di carta stagnola potrebbero tornarti molto utili.…