Legalità all’invalidità c’è un bonus di due mesi per ogni anno che non tutti conoscono. Andiamo a vedere come ottenerlo subito.
Si tratta di un aiuto ulteriore per le persone diversamente abili che hanno sicuramente bisogno di un sostegno dedicato.
La pensione di invalidità, o di inabilità, è un trattamento assistenziale che viene erogato dall’INPS per 13 mensilità. Quando arriva il conseguimento della pensione di vecchiaia, al termine a livello di età, la prestazione si va a trasformare in un assegno sociale sostitutivo. Una pensione che viene riconosciuta in base a una certificazione medica calcolata sulla gravità della situazione di salute.
Diventa importante informarsi su tutti i dati da comunicare per non perdere un beneficio di diritto. Oggi però non vogliamo parlare di questo, ma andare ad analizzare più da vicino alcuni particolari che possono portare a un ulteriore bonus. Vedremo come richiederlo e a chi spetta, cercando di capire cosa fare con precisione per evitare appunto di non riuscire a riceverlo.
Noto come “bonus di 2 mesi” non è retroattivo perché vale solo per il periodo effettivo di lavoro con invalidità già riconosciuta. Dal calcolo sono esclusi periodi che non derivano da attività lavorativa effettiva. Sono esclusi anche periodi coperti da contribuzione figurativa e quelli coperti da contribuzione volontaria o da riscatto.
La percentuale di invalidità deve essere superiore al 74% ed è riconosciuta al lavoratore disabile per anzianità contributiva. La maggioranza è di due anni per ogni anno lavorato ed è riconosciuta dall’INPS al lavoratore disabile.
Un contributo importante che si va a sommare alla pensione che viene riconosciuta per il lavoro anche dal punto di vista della salute. Un particolare da analizzare con attenzione soprattutto per quello che riguarda un ambito delicato come il lavoro.
Per fare un esempio chi è titolare di pensione deve comunicare il superamento di una soglia economica stabilita per interrompere l’erogazione. Il rischio è che non arrivando a farlo la pensione sarà poi successivamente revocata e sarà necessario restituire la somma per il periodo in cui si è percepita senza che in realtà se ne avesse diritto.
La pensione di invalidità, infatti, si muove ruotando attorno a quello che è il reddito della persona dichiarante, reddito individuale che non può andare a superare quello che è un valore economico fisso. Il consiglio è di farvi assistere da una persona che sia informata e vi possa aiutare a fare le domande giuste.
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