La stufa a pellet è stata scelta da tante famiglie per riscaldare casa in inverno riducendo i consumi. Il problema è il rischio di sanzioni fino a 3 mila euro.
Per evitare grandi investimenti come per l’installazione di una pompa di calore ma allo stesso tempo per cercare di ridurre i consumi della caldaia a gas tante famiglie hanno scelto di installare una stufa a pellet. Stare al caldo a casa mentre fuori fa freddo è un beneficio che tante persone non si rendono conto di avere. Poter accendere i termosifoni o qualsiasi altro impianto di riscaldamento riuscendo a supportare l’aumento del costo in bolletta è una possibilità che non tutte le famiglie hanno.
Anche se le disponibilità economiche non mancano, però, bisogna cercare di ridurre i consumi sia per risparmiare che per tutelare l’ambiente. La scelta della stufa a pellet è conveniente per vari motivi. Il pellet ha un potere calorifero alto, riduce le emissioni inquinanti e il costo è economico. Bisogna avere l’accortezza, però, di procedere con la manutenzione della stufa nei tempi previsti dalla Legge o saranno guai.
La pulizia ordinaria della stufa a pellet può essere effettuata in autonomia in modo semplice e veloce. La normativa, però, prevede che un tecnico intervenga almeno una volta all’anno per controllare l’emissione dei fumi, le componenti elettromeccaniche e per asportare i residui nelle parti meno agevoli. Inoltre dovrà controllare lo stato delle guarnizione. La spesa da preventivare varia dagli 80 ai 200 euro (in caso di pulizia della canna fumaria).
Come detto l’intervento del tecnico non è facoltativo ma un obbligo di Legge. Chi ha installato la stufa a pellet non deve mai mancare la manutenzione annuale dell’impianto o si incorrerebbe in rischi sia per la salute che in termini economici. Un eventuale malfunzionamento porterebbe un aumento dei consumi con conseguente aumento della bolletta. Da verificare, poi, se il modello di stufa acquistato è dotato di blocco che si attiva come sistema di sicurezza integrato per non mettere a rischio la salute.
Ci sono, infine, serie conseguenze economiche per chi non ha la documentazione in regola. Parliamo di multe da 500 euro fino a 3 mila euro. Le sanzioni scatteranno anche per gli installatori che non rilasciano la documentazione. Gli importi vanno dai mille ai 6 mila euro. Se ancora non l’avete fatto, dunque, prenotate subito l’intervento di un tecnico professionista per la revisione obbligatoria annuale. Conviene procedere prima dell’accessione invernale.
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