Per evitare il blocco dell’assegno di invalidità è fondamentale inviare un modulo apposito: solamente così si potrà continuare ad usufruire della prestazione.
Quando si parla di assegno di invalidità, si fa riferimento ad una serie di prestazioni che dipendono sia dalle condizioni in cui riversano i beneficiari che dal loro reddito. Anche nel 2025 l’importo della misura è variabile e per poter godere di quest’ultima è necessario presentare un modulo, altrimenti la sua erogazione verrà interrotta.
L’assegno di invalidità è riconosciuto ai soggetti interessati da una riduzione parziale della capacità lavorativa, che può andare dal 74% al 99%. Inoltre, è necessario che il reddito dei beneficiari rispetti i limiti previsti dalla normativa. Le prestazioni assistenziali, infatti, si rivolgono a coloro che hanno bisogno non solo di un supporto sanitario ma anche economico.
Queste si dividono in diverse tipologie: dall’assegno mensile alla pensione di invalidità, fino all’indennità di accompagnamento (per la quale non è richiesto alcun limite di reddito). I beneficiari delle prestazioni, per non rimanere esclusi dalla misura, sono tenuti ad aggiornare la propria situazione economica presentando un apposito modulo: si tratta di una procedura fondamentale se non si vuole perdere l’assegno di invalidità.
Assegno di invalidità, qual è la procedura da seguire per non perdere la prestazione
Coloro che percepiscono prestazioni assistenziali devono inviare il Modello RED all’INPS per dichiarare il proprio reddito. Non farlo vuol dire rinunciare alla possibilità di usufruire dell’assegno di invalidità, dato che ogni anno i limiti reddituali vengono adeguati all’inflazione insieme agli importi della misura.

Per il 2025 la rivalutazione delle pensioni e degli assegni erogati ai cittadini con disabilità si basa su un’indicizzazione pari all’0,8%. Di conseguenza, anche i requisiti relativi al reddito sono stati interessati da delle modifiche. Per esempio la pensione di invalidità è salita a 336 euro (nel 2024 era di 333,33 euro), con un limite reddituale rinnovato a 19.772,50 euro.
Tornando al Modello RED, il termine sta proprio per “Redditi” ed è fondamentale per l’INPS, che in tal modo può aggiornare la situazione economica dei cittadini stabilendo se questi ultimi hanno diritto o meno alle prestazioni assistenziali. I redditi rilevanti per la determinazione dell’invalidità civile sono quelli soggetti a IRPEF, i quali vengono calcolati al netto degli oneri deducibili e al lordo delle ritenute fiscali.
Alcuni esempi sono i redditi da lavoro dipendente e autonomo, quelli da capitale (tra cui gli interessi bancari), oppure ancora quelli da locazione di immobili (ad esclusione della casa destinata ad abitazione principale). Ci sono anche redditi non rilevanti, che non vengono presi in considerazione nel calcolo.

Tra questi troviamo le pensioni di guerra, le rendite INAIL, il reddito della casa di abitazione e l’indennità di accompagnamento, insieme alla stessa prestazione d’invalidità. Nella determinazione dei redditi rilevanti si fa riferimento all’anno solare in cui si procede con la domanda di invalidità, mentre negli anni successivi vengono valutati i redditi dell’anno precedente.
Il Modello RED deve essere presentato puntualmente, rispettando le scadenze previste: per quello del 2024, la data da segnare è il 28 febbraio 2025. Chi non provvede all’invio della dichiarazione dei redditi all’INPS, in particolare i pensionati, si vedrà sospendere e revocare le prestazioni ricevute fino ad ora dall’ente.