Caserta. “Non si può continuare a morire di precariato. La tragedia avvenuta nel Casertano fa emergere ancora una volta tutte le ambiguità e le contraddizioni di una legislazione che non tutela le lavoratrici e i lavoratori e ancor di più i lavoratori precari o in somministrazione e tutti quelli che il mercato del lavoro di questo momento, purtroppo consente”.
Così il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, commentando l’incidente sul lavoro che ieri è costato la vita ad un operaio in somministrazione di 25 anni all’interno dell’azienda Laminazione Sottile di San Marco Evangelista, in provincia di Caserta.
“Bisogna mettere in campo ogni iniziativa – chiede Ricci – affinché il Governo cambi rotta ed estenda la normativa che in termini di sicurezza regola il settore pubblico anche a quello privato, assegni identiche responsabilità e stessi diritti a tutta la filiera del lavoro e nello specifico in un’azienda metalmeccanica. Morire a 25 anni lavorando in condizioni di poca formazione, tempi stretti e abbattimento del costo del lavoro è inammissibile”.
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