Caserta. L’Agricoltura viene dimenticata dal Comune e la minoranza chiede al sindaco Carlo Marino di fare di più. Questa la sintesi dell’interrogazione presentata dai consiglieri comunali Donato Aspromonte, Gianpiero Zinzi, Alessio Dello Stritto, Fabio Schiavo e Maurizio Del Rosso dei gruppi ‘Prima Caserta’ e ‘Zinzi per Caserta’.
L’obiettivo è quello di approfittare delle opportunità dei nuovi orientamenti dei Piani di Sviluppo Regionale (tra l’altro allineati alle linee guida del Pnrr) per valorizzare l’agricoltura residuale storica e legarla ai flussi turistici. Non a caso i cinque consiglieri di centrodestra chiedono al primo cittadino conto dei lavori di recupero dei locali sottostanti lo scalone del Belvedere di San Leucio.
Locali su cui, per i consiglieri, vanno chiariti anche i termini dell’affidamento a una società agricola. Accordi stipulati dal 2020 ma mai entrati nella fase operativa e da cui la minoranza prende spunto per chiedere di pensare a tutto il comparto agricolo cittadino.
“E’ incredibile l’opportunità che la nostra amministrazione comunale rischia di far perdere alla città” sottolinea il consigliere Aspromonte. “Il turismo rurale, storico e paesaggistico, costituisce oggi una parte importante dei flussi turistici nazionali. In tutto il paese, a partire da esempi in Campania, i Comuni di stanno organizzando per adeguarsi alla nuova domanda turistica”.
Per Aspromonte, il tempo è maturo per il rafforzamento del comparto agricolo cittadino che, per quanto residuale, ancora caratterizza i borghi tifatini.
“Gli agricoltori e gli allevatori si stanno trasformando in veri e propri imprenditori della promozione territoriale, stringendo accordi con le amministrazione per la valorizzazione dei contesti rurali e cittadini”.
Nell’ottica degli interventi per il comparto, proprio i lavori al Belvedere di San Leucio potrebbero consentire di ospitare in loco una rete degli imprenditori agri-turistici in grado di collaborare con l’amministrazione per la valorizzazione dei borghi tifatini.
Per questo i cinque consiglieri chiedono al primo cittadino e all’assessore ai Lavori Pubblici, Massimiliano Marzo, di conoscere le tempistiche per la riapertura dei locali e quali progetti strategici l’amministrazione intende attuare per lo sviluppo di un hub locale ‘agri-turistico’ e per lo sviluppo del complesso monumentale.
“Se non utilizziamo ora gli strumenti che l’Unione Europea ci mette a disposizione – conclude Aspromonte di Prima Caserta – condanneremo il comparto all’irrilevanza e sottrarremo opportunità di sviluppo ai nostri giovani e al nostro territorio”.
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