Santa Maria Capua Vetere. «Il consiglio comunale deve essere la casa dei cittadini, una casa di vetro, dove tutto deve essere trasparente». Con questo spirito, Raffaele Aveta e Italo Crisileo, esponenti di “Alleanza per la città – Movimento 5 Stelle” a Santa Maria Capua Vetere, hanno riproposto il tema della trasmissione in streaming delle sedute del civico consesso.
«Sono anni ormai – spiega il leader dell’opposizione Aveta – che si insiste sulla necessità e sulla opportunità di consentire ai cittadini di seguire le riunioni del consiglio comunale in diretta. Francamente non depongono bene le resistenze della maggioranza a dare il via libera a un provvedimento di autentica democrazia e di rispetto del diritto costituzionale dei cittadini di essere informati e di potersi formare autonomamente un proprio convincimento. È per questo che abbiamo ribadito ancora una volta la richiesta all’amministrazione, affinché si faccia carico anche di fornirsi della tecnologia necessaria, peraltro a bassissimo costo».
Durante l’ultima riunione del civico consesso, oltre ad accendere nuovamente i riflettori sulla salvaguardia dell’Ospedale Melorio, Aveta e Crisileo hanno raccomandato «l’attuazione degli emendamenti proposti e approvati nella seduta di bilancio, relativi al decoro e alla pulizia del monumento in villa comunale e del monumento ai Caduti in piazza Mazzocchi, alla creazione di un servizio di taxi per disabili e alla corresponsione di un contributo alle famiglie in difficoltà economiche e sociali».
I consiglieri di opposizione hanno inoltre preannunciato che, nelle prossime sedute, «si discuteranno le nostre mozioni sulla garanzia di un salario minimo nei bandi per i lavori pubblici, sulla costituzione di una “scuola per la pace” in uno degli immobili di proprietà comunale o confiscati e sulla installazione di una statua di Spartaco non solo come punto di attrazione turistico, ma anche come simbolo di attenzione ai temi della libertà e delle garanzie sociali».
Il consigliere Crisileo ha inoltre raccomandato di «dare impulso al completamento dei lavori di rinnovamento della pubblica illuminazione in città, considerando anche che essi avrebbero dovuto essere conclusi entro il 2023 e che alcune importanti arterie, come il corso Garibaldi, non sono tuttora state interessate dalla sostituzione delle lampade».
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