Pensioni decurtate: l’INPS ha annunciato un’azione di recupero relativa a dei soldi precedentemente percepiti dai pensionati.
In tanti rischiano di dover affrontare delle trattenute sull’assegno mensile. L’istituto di previdenza sociale ha già completato le verifiche propedeutiche a un’azione di recupero di fondi sulle pensioni degli italiani. Ciò significa che migliaia di pensionati, nel 2025, potrebbero rischiare di vedere il loro assegno previdenziale decurtato. Ma a quanto ammontano queste trattenute? Per quanto tempo andranno avanti? E ancora: perché l’INPS si è impegnata in questo recupero?
I soldi che l’INPS ha intenzione di recuperare dai pensionati sono collegati a un vecchio bonus. Un aiuto concesso dallo Stato nel 2022, in seguito alla pandemia e alla crisi energetica scatenata dal conflitto in Ucraina. Tre anni fa, tramite l’INPS, furono infatti concessi dei soldi a moltissimi pensionati sotto forma di bonus utili come contributi per pagare le bollette. I bonus in questione erano due. Uno da 200 e l’altro da 150 euro.
Per poter godere di tali bonus, i pensionati dovevano rispettare alcuni requisiti reddituali e inviare una richiesta all’ente. A tre anni di distanza dall’elargizione dei bonus, l’INPS ha tuttavia svolto delle indagini per scovare abusi o percezioni indebite. E tutti coloro che hanno ottenuto l’aiuto non avendone diritto dovranno ora restituire del denaro allo Stato.
Come specificato dalla comunicazione dell’INPS, il recuperò partirà tra qualche mese. Per la precisione a giugno 2025. Di conseguenza, chi ha ricevuto il bonus senza rispettare i requisiti reddituali di base subirà una trattenuta sulla pensione.
I bonus del 2022 erano destinati a pensionati con redditi sotto una certa soglia. Per avere 200 euro di bonus bisognava avere un ISEE sotto i 35.000 euro. Per i 150 euro, il limite era di 20.000 euro. Tutti coloro che hanno goduto del contributo pur non avendo i requisiti per ricevere questi aiuti per le bollette saranno dunque oggetto di recupero da parte dell’INPS.
L’istituto ha infatti comunicato che a partire dal primo giugno 2025 cominceranno le trattenute sulle pensioni. L’importo mensile trattenuto è di 50 euro. Tutti gli interessati dovrebbero già essere stati avvisati. L’ente ha infatti notificato ai pensionati l’indebito ricevimento dei bonus tramite la Piattaforma Send. E, nel caso in cui la trattenuta diretta sulla pensione non fosse possibile, l’istituto invierà un avviso di pagamento tramite il sistema PagoPA.
E ora veniamo al motivo reale della trattenuta… L’ente ha chiarito che l’errore nel processo di distribuzione del bonus è stato causato da imprecisioni nel sistema che gestiva le domande. E ora è arrivato il momento di correggere questa situazione.
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