Napoli. L’hanno raccontata come un’idea innovativa ma sono bastati pochi giorni per dimostrare che il tanto propagandato “numero telefonico unico” per i Centri per l’impiego, altro non è che un “numero verde 2.0”.
Per pubblicizzarlo, da qualche mese sono stati affissi manifesti 6×3 ed esposizioni su mezzi di trasporto pubblico in tutta la Regione che promuovevano questa fantomatica piattaforma virtuale. Una campagna di comunicazione costata più di 200 mila euro, finanziamenti che a oggi risultano vanificati. “Il lavoro a portata di clic”: era lo slogan che oggi è deriso da centinaia di cittadini poiché, al momento, offre un servizio di centralino telefonico e non consente all’utente di interfacciarsi con l’ufficio che gli è più vicino sul territorio.
«Se l’amministrazione, prima di lanciarlo, avesse incontrato le organizzazioni sindacali, come si fa in tutte le altre regioni e sedi istituzionali del nostro Paese, avrebbe forse risparmiato l’ennesimo danno all’erario regionale» – afferma il Consigliere regionale della Lega, Antonella Piccerillo – «La creazione di un numero unico e di una campagna pubblicitaria così dispendiosa, che non ha mantenuto le previsioni e sperenze dei cittadini, resta solo un tentativo di mistificare la realtà. Un esperimento disastroso sia sul piano economico sia su quello sociale. E’ già, forse, iniziata la campagna elettorale per il centrosinistra? Se é così, la stanno facendo nel modo sbagliato!»
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